Citas

"Le condizioni attuali del mondo rendono insostenibile questo ordine infame che stiamo sopportando, e per tale motivo, a nostro avviso, il nostro primo compito è quello di seminare idee, seminare coscienze, per far sí che quando questo mondo crolli, l'umanità sia maggiormente in grado di costruire sulle proprie rovine un mondo migliore, una globalizzazione più umana".

Riferimento al testo originale: Discorso in occasione dell'incontro con l'Unione Nazionale di Studenti, Belo Horizonte, Brasile, 1 luglio 1999

“Arrivano i tempi per pensare alla patria mondiale; arrivano i tempi per pensare al mondo, perché questo mondo si è globalizzato sotto la filosofia del più triste e crudele dei concetti ovvero delle concezioni, che è un mondo globalizzato sotto l'egida di una superpotenza unica e in favore di un mondo unipolare, non per salvarlo, ma per distruggerlo; non per portare la giustizia di cui abbiamo bisogno noi tutti, ma per renderci sempre più schiavi se fosse possibile, per saccheggiarci ancora di più, se fosse probabile,per umiliarci sempre di più, per distruggere i nostri sogni che sono indistruttibili, per distruggere le nostre culture che dobbiamo preservare e moltiplicare.”

Riferimento al testo originale: Discorso in occasione dell'incontro con l'Unione Nazionale di Studenti, Belo Horizonte, Brasile, 1 luglio 1999

“La globalizzazione è stata rinchiusa nella camicia di forza del neoliberalismo, e quindi, cerca di globalizzare non lo sviluppo ma la povertà; non il rispetto alla sovranità nazionale dei nostri Stati, ma la sua violazione; non la solidarietà tra i popoli, ma "si salvi chi può" in mezzo all’ineguale concorrenza sul mercato.”

Riferimento al testo originale: Speech made at the Opening Session of the South Summit in Havana, April 12, 2000.
"La crisi è conseguenza del clamoroso e irreversibile fallimento di una concezione economica e politica imposta al mondo: il neoliberismo e la Globalizzazione neoliberale."
Riferimento al testo originale: Intervento alla Televisione cubana, sull’attuale situazione internazionale, la crisi economica e mondiale e la forma in cui potrebbe incidere su Cuba.

“Questa lotta contro la globalizazione neoliberale è la causa comune – si può dire – di tutti i popoli dell’umanità , che non possono vedere di buon occhio che si rompa un trattato come quello di Kioto, che significa una speranza”.

Riferimento al testo originale: Discorso al termine del quarto Incontro Internazionale degli Economisti, 15 febbraio 2002

“Questa lotta contro la globalizazione neoliberale è la causa comune – si può dire – di tutti i popoli dell’umanità”.

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato nella chiusura del IV Incontro Internazionale di Economisti. Palazzo delle Convenzioni, 15 febbraio 2002

“I paesi caraibici affrontano la sfida di sopravvivere e di andare avanti in mezzo alla più profonda crisi economica, sociale e politica che abbiano sofferto il nostro emisfero e il mondo, e quando la globalizzazione neoliberista minaccia di distruggere non solo il nostro diritto allo sviluppo, bensì la nostra diversità culturale e le nostre identità. L’unica uscita per i nostri popoli è l’integrazione e la cooperazione, non solo tra gli Stati ma anche tra i diversi enti e le diverse organizzazioni regionali”.

Riferimento al testo originale: Discorso che segna il 30 ° anniversario delle relazioni diplomatiche con Barbados, Guyana, Giamaica e Trinidad e Tobago, l’8 dicembre del 2002