"I popoli lotteranno, le masse avranno un'importante e decisivo ruolo in tali lotte, che in fondo sarà la loro risposta alla povertà e alle sofferenze che gli sono state imposte; migliaia di creative ed ingegnose forme di pressione e di azione politica nasceranno."
Citas
"Più che una "nuova architettura" per un sistema vecchio e caduco, ciò che urge è abbattere fino alle fondamente il sistema finanziario stabilito e creare un altro veramente pulito, democratico, equo e umano che aiuti ad eliminare la povertà ed a salvare il mondo".
“Sono convinto che l’attuale ordine economico imposto dai paesi ricchi è non solo crudele, ingiusto, inumano, contrario al corso inevitabile della storia, ma anche portatore di una concezione razzista del mondo, come quelle che all’epoca, ispirarono in Europa il nazismo degli olocausti e dei campi di concentramento che oggi nel Terzo Mondo chiamano centri di rifugiati, e che sono infatti concentrati per la povertà, la fame e la violenza; le stesse concezioni razziste che in Africa ispirarono il mostruoso sistema dell’apartheid.”
"Per ragioni puramente razziste, le peggiori e più prolungate condanne penali ricadono sugli afronordamericani, dentro la ricca società nordamericana gli spettano la maggior povertà e le più miserabili condizioni di vita".
“La crisi economica significa inoltre l’inasprimento di problemi di grande importanza la cui soluzione è lontana: la povertà, la fame e le malattie che uccidono ogni giorno decine di milioni di persone nel mondo; l’analfabetismo, la mancanza di cultura, la disoccupazione, lo sfruttamento del lavoro e la prostituzione di milioni di bambini; il traffico e il consumo di droghe che mobilitano e assorbiscono centinaia di migliaia di milioni di dollari; il lavaggio di denaro sporco; la mancanza d’acqua; la scarsità di case, ospedali, comunicazioni, scuole e centri d’istruzione”.
"Dal trionfo della Rivoluzione, il nostro paese non ha mai posto ostacoli all’emigrazione legale dei cittadini cubani verso gli Stati Uniti o verso qualunque altro paese. Quando trionfò la Rivoluzione, a Cuba, come nel resto dei Caraibi e dell’America Latina, molte persone, che erano vittime della povertà e del sottosviluppo, aspiravano ad emigrare alla ricerca di lavori più remunerativi e di migliori condizioni di vita materiale che non avrebbero mai potuto trovare nei loro paesi sottoposti a secoli di sfruttamento e saccheggio. Fino al 1959 i visti che si rilasciavano ai cubani erano strettamente limitati. Le porte allora, per ovvie ragioni, si spalancarono. In questo modo si crearono imortanti insediamenti di origine cubana negli Stati Uniti".
"Le armi ogni volta più sofisticate che si accumulano negli arsenali dei più ricchi e potenti, come dissi una volta, potranno uccidere gli analfabeti, i malati, i poveri e i famelici, ma non potranno uccidere l'ignoranza, le malattie, la povertà e la fame."
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