Il cancelliere cubano, Bruno Rodriguez, ha fatto un appello oggi affinché la gente prenda coscienza della grandezza del disastro che accade nell'Amazzonia, colpita dalle fiamme, ed ha sollecitato affinché si agisca di conseguenza.  
 
Nel suo account di Twitter, il capo della diplomazia cubana ha sottolineato che sono già più di 20 giorni in cui “le fiamme consumano il polmone del pianeta, l'ossigeno di tutti”.  
 
Aggiunge che le conseguenze saranno nefaste per l'umanità.  
 
Rodriguez ha detto inoltre che la selva amazzonica è patrimonio di tutti.  
 
Secondo diverse fonti più di un milione di indigeni abitanti dell'Amazzonia sono in pericolo per il fuoco, oltre alla ricca biodiversità di questa regione del pianeta.  
 
Il tema preoccupa migliaia di brasiliani che hanno manifestato contro l'inerzia del presidente Jair Bolsonaro sul tema.  
 
Da parte sua, il Gruppo dei Sette ha deciso di sbloccare un aiuto di urgenza di 20 milioni di euro per l'Amazzonia, principalmente destinati all'invio di aerei antincendio che lottino contro i punti di combustione, come ha informato il presidente francese Emmanuel Macron.  
 
Inoltre il G7 ha approvato un piano di aiuto destinato al rimboschimento, che sarà presentato all'Assemblea Generale dell'ONU alla fine di settembre.  
 
Per metterlo in moto sarà necessario il consenso del governo del Brasile ed un lavoro congiunto con le ONG e con le popolazioni locali.  
 
Secondo le ultime cifre, in Brasile sono stati scoperti 79.513 incendi dall'inizio dell'anno, dei quali più della metà sono scoppiati nell'Amazzonia.